Il professore Massimo Cacciari, quando può, fa rotta verso Sud, più esattamente si ferma a Lecce. Una città che ormai ben conosce e dove inevitabilmente la sua presenza offre a tutti l’occasione di capire meglio lo stato delle cose e raffrontarle con il passato.
E così, questa mattina, il noto filosofo, dopo una passeggiata in centro, si è diretto a far lezione presso l’aula Sp4 dell’edificio Sperimentale Tabacchi. Tema dell’incontro con gli universitari, in un’aula completamente gremita, “Democrazia e/o verità?”. Una relazione di oltre un’ora in cui l’analisi storica dell’essenza della Democrazia, dall’antica Grecia ai giorni nostri, ha purtroppo messo in evidenza la perdita del suo valore racchiuso all’interno della parola “Demos” (dal greco, popolo).
“Dal concetto del fare gli interessi della gente, a quello di rappresentanza al Governo per conto dei più forti, con i partiti ormai non più collante tra società e Parlamento”, questo in sintesi il pensiero di Cacciari su come sono cambiati il senso e la pratica della Democrazia.
Una distorsione evidente oggi, soprattutto in Italia, che va rivelando i suoi effetti devastanti in ambito economico e sociale.
Per questo Cacciari si augura che ci sia un ritorno alle radici. E’ quanto ha precisato nella sua analisi fatta in apertura di lezione: “La Democrazia è una ricerca della verità che ognuno di noi può promuovere attraverso tante vie che – attenzione – il regime democratico non può gerarchizzare senza dire quale delle vie democratiche bisogna seguire”.
Ma al termine del suo discorso il noto filosofo italiano si domanda: “Le potenze che governano il mondo hanno interesse ad avere un regime democratico?”
Da ciò, quindi, la necessità – afferma il prof. Cacciari – di un recupero della forza del partito, collante tra cittadino e Stato, e l’altrettanto ineludibile bisogno che il partito anteponga nelll’agenda delle priorità il sostegno a favore dei bisogni del popolo e non degli interessi dei più forti, come da lungo tempo avviene in Italia.
Nella foto di apertura Domenico Laforgia, rettore dell’Università del Salento, Massimo Cacciari e il professore Mario Signore
Pino Montinaro