Salento sempre più meta di vacanza, un obiettivo che un gruppo di amici e colleghi dell’aeroporto militare di Padova ha deciso di raggiungere lanciando una sfida all’insegna della solidarietà e della pace: in bici verso Alessano, città di don Tonino Bello.
E così sette componenti, più fotografo, dell’associazione “Club mi so tuto” il 14 giugno hanno preso il via dalla città di Sant’Antonio per mettersi in cammino sulla strada che porta a Sud dell’Italia con “La pace corre sul pedale”.
Un tour autofinanziato a tappe – in media ogni giorno 130 km – che si è fermato per raccogliere un messaggio di pace, dopo quello di Padova, a Loreto, a San Giovanni Rotondo fino a giungere, ieri, 23 giugno, a Lecce in piazza Duomo. Qui, nella penultima tappa, il parroco don Gianni ha consegnato ai ciclisti la quarta lettera prima del traguardo finale: Alessano, il 24 giugno, presso la tomba di don Tonino Bello, dove i messaggi pastorali verranno depositati in ricordo di questa esperienza.
Missione, quindi, compiuta per Raffaele Caputo, Giovanni Donadel, Nicola Longo, Guido Pacitti, Mario Simone, Fabrizio Spinetti, Cosimo Orlando e il fotografo Rosario De Blasi.
“Un viaggio in bici – racconta Giovanni – lungo il Bel paese, faticoso soprattutto a causa del caldo, ma al tempo stesso pieno di emozioni, vere. Tanti, infatti, sono stati i gesti di incoraggiamento, affetto e sostegno, anche materiale, lungo il tragitto. Un’Italia dal grande cuore; ma su questo non avevamo dubbi”.
In questa prima avventura sportiva i componenti de “La pace corre sul pedale”, lungo i 1200 Km di percorso – in totale 113 micro tappe – hanno raccolto fondi per tre associazioni italiane, raggiungendo gli obiettivi prefissati.
Non uno ma più applausi, quindi, per questi ciclisti non professionisti. Tanti quanti ne sono stati tributati nella calorosa accoglienza che è stata riservata al loro arrivo in piazza Duomo a Lecce, dove ad aspettarli c’era l’associazione della “Bimbulanza” insieme al tecnico-giocatore della “Lupiae Team Salento” basket in carrozzina.
Ora, per gli otto amici veneti, di cui cinque di radice pugliese ed uno romano, rimane l’ultima fatica, il traguardo di Alessano. Poi, sempre in bici, uno strappo verso l’estremo lembo d’Italia, Santa Maria di Leuca, per sentirsi un attimo in vacanza, ma in relax, prima del rientro a Padova.
Pino Montinaro