La bellezza dei luoghi ha nella luce il suo tocco magico e Lecce da questo punto di vista è stupenda. Emozioni visive naturali negli ultimi anni sempre più grandi grazie alla luce dei riflettori del cinema ed in particolar modo a firma del regista Ferzan Ozpetek.
Da metà maggio, infatti, il cineasta turco, ma leccese d’azione, sta girando nella città barocca il suo secondo film made in Salento dal titolo “Allacciate le cinture” dopo aver dato in precedenza visibilità mondiale al nostro territorio con “Mine vaganti”.
Un bis di “Silenzio, ciak si gira” che ieri notte è andato in scena nei pressi di Porta San Biagio. Una della tante location di questo film itinerante tra i luoghi del capoluogo, Otranto, Maglie fino a giungere nel brindisino in località Torre Guaceto.
Nove settimane di lavoro che si stanno per ultimare in cui siamo sicuri anche questa volta Ozpetek avrà catturato, con la cinepresa e la sua troupe, la bellezza della luce che si accende soprattutto sui dettagli dei monumenti.
Insomma siamo quasi verso i titoli di coda di questa pre film che per noi leccesi è già un film. Eh, sì, perché non è da tutti i giorni incrociare in bici per le vie di Lecce il sorriso di Kasia Smutniak o stare al bar con Ozpetek mentre ordina la sua torta preferita, quella alle mele.
Un cinema del reale dove almeno per cinque minuti l’attore principale è l’uomo qualunque con il suo film di vita che per un attimo dà un calcio alla crisi, economica ed sociale, è si sente al centro… del bar.
Pino Montinaro