Il mondo della comunicazione nei secoli scorsi non era certo istantaneo, eppure verso la fine del 1800, ci fu chi come lo scrittore tedesco Ferdinand Gregorovius che con una definizione assegno a Lecce un sigillo indelebile: “La Firenze del Sud”. Ora a distanza di tanto tempo riteniamo,forse, che il tutto debba essere invertito: “Firenze, la Lecce del nord”.
Il nostro è giusto un voler giocare con le parole in quanto Firenze è unica, come l’Italia. Tuttavia c’è un dato di fatto che ci riguarda: chi prende la via barocca si prefigge una meta.
Lecce, infatti, non è una città di passaggio ma di scelta di viaggio. Per questo nel nostro piccolo diciamo GRAZIE a quanti decidono di macinare chilometri in direzione del Salento.Un traguardo a volte senza fine e con tratto finale illusorio se fatto in auto o in treno. Eh, si, perché nel momento in cui si supera la scritta “Puglia” scatta la festa, breve: “Dai che ci siamo”. In realtà meno 300 Km all’arrivo per Lecce e all’incirca 400 per Santa Maria di Leuca…
Un viaggio nel viaggio ma, come tale, una volta arrivati spazio alle emozioni più belle. Questo è anche il nostro Salento. Benvenuti.
La redazione