È durato circa due ore lo spettacolare showcooking dello chef Filippo La Mantia, ospite d’eccezione al Lecce Fiere per l’ultima giornata di Agro.Ge.Pa.Ciok, Salone nazionale della Gelateria, Pasticceria, Cioccolateria e dell’Artigianato agroalimentare.
L’evento, giunto alla nona edizione, è promosso da Camera di Commercio, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Cna, UnionAlimentari-Confapi e Coldiretti di Lecce e organizzato dall’agenzia Eventi Marketing & Communication con i patrocini di Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Puglia, Unioncamere Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Corpo Consolare Puglia Basilicata Molise ed Expo 2015 e con l’attiva collaborazione delle associazioni di pasticceri, panificatori, cuochi e pizzaioli salentini e dell’istituto professionale-alberghiero “Columella” di Lecce.
Lo chef siciliano, giudice nella prima edizione del noto talent show culinario “The Chef” su La5, ha tenuto una brillante “lezione” nel Forum Cucina (a cura dell’Associazione Cuochi salentini guidata da Luigi Perrone) rivisitando tre piatti della tradizione salentina – zuppa di pesce “alla gallipolina”, ciciri e tria e involtini di trippa – per un’attenta platea formata da rappresentanti delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria e giornalisti.
Le sue parole d’ordine in cucina sono “leggerezza” e “freschezza”. Abbinate al “gusto”, ovviamente. «Il mio progetto gastronomico – ha spiegato La Mantia – parte dalla cucina tradizionale della mia terra, la Sicilia. L’unica differenza è che non amo aglio e cipolla e i soffritti in generale, quindi li ho completamente banditi e sostituiti con i pesti “a crudo”: ho iniziato frullando, ad esempio, la polpa delle arance, mandorle, capperi, acciughe, per creare questi pesti con cui poi andavo a realizzare delle paste o dei cous cous. Una scelta sulla quale in tanti si interrogano ma da quindici anni ormai continuo a seguire questa mia strada perché ho scoperto che migliaia di persone non li amano come me, ma spesso sono “costretti” a mangiarli ugualmente sopportando il volere dei cuochi. E invece è il cuoco che deve adeguarsi al gusto della gente».
Sulla gastronomia pugliese e salentina, lo chef ha dichiarato: «Non è la prima volta che vengo in Salento, quella pugliese e salentina in particolare è una delle migliori gastronomie italiane. A fare la differenza è la qualità dei vostri prodotti genuini, prodotti che sono a portata di mano dei vostri chef e che per questo io invidio moltissimo. Con materie prime così buone, ci si può davvero inventare di tutto».
Infine uno sguardo alle tre ricette rivisitate per Agrogepaciok: zuppa di pesce “alla gallipolina”, ciciri e tria e involtini di trippa. «Quando mi hanno inviato le ricette tradizionali da reinterpretare – ha detto La Mantia – sono saltato dalla sedia: soffritto, aglio, cipolla ovunque, mi è sembrato uno scherzo. Ma poi ho accettato la “sfida”. Mi sono permesso, come ho fatto col cibo di casa mia, di eliminare alcuni ingredienti e di aggiungerne altri che danno freschezza al palato, come il lime e lo zenzero. Per la zuppa di pesce, ad esempio, ho preparato una base di carotina, menta e un pizzico di cannella, ho aggiunto il lime e il cous cous; per ciciri e tria, ho eliminato il soffritto; per gli involtini di trippa, ho utilizzato il cappero tritato, la polvere del lime e l’acciughina».
Con lo showcooking di Filippo La Mantia, si è conclusa oggi al Lecce Fiere la nona edizione di Agrogepaciok. «Un’edizione che ci ha regalato grandi soddisfazioni – commenta Carmine Notaro, responsabile dell’agenzia Eventi Marketing & Communication che organizza il Salone – abbiamo avuto un parco espositori di prim’ordine, con oltre il 70 per cento di aziende provenienti da fuori regione. Ma non solo. Il Salone continua anche a perseguire la strada dell’internazionalizzazione: quest’anno, nel Forum di Panificazione abbiamo ospitato maestri francesi e ungheresi, mentre nel Forum Pizzeria abbiamo avuto ospiti provenienti dal Giappone. Ma quel che più ci gratifica, oltre ai tanti visitatori che hanno affollato il Salone in questi cinque giorni, è che la gran parte degli espositori ci ha già confermato la propria presenza alla prossima edizione».
Comunicato stampa