Da tredici anni è l’evento di apertura dell’estate leccese: è il “Premio Apollonio”.
Ideato da Marcello e Massimiliano Apollonio il premio è nato per celebrare i pugliesi di successo nel campo delle arti, dello spettacolo, della moda e della letteratura.
Un evento che anche ieri sera, in occasione della consegna del “Premio Apollonio 2017” al produttore cinematografico barese Domenico Procacci, ha riservato ai presenti, tra cui Carlo Salvemini (da ieri pomeriggio a tutti gli effetti ufficialmente – anche dal punto di vista del protocollo istituzionale – Sindaco di Lecce), una frizzante serata.
A condurla, come sempre, Neri Marcorè da ben sette anni padrone di casa del palco del Chiostro del Rettorato dell’Università del Salento.
Nel mezzo tanti ospiti: Paolo Vallesi, Bungaro, il cast radiofonico del “Ruggito del coniglio”, Walter Di Francesco e naturalmente Domenico Procacci che, intervistato da Marcorè, ha raccontato al numeroso pubblico presente il suo film di vita legato da oltre trent’anni ad una bella intuizione professionale: “Fandango”, casa di produzione cinematografica.
Pino Montinaro