Entrando a Lecce, giungendo in auto dalla direttrice di Brindisi, è possibile scorgere una imponente struttura della metà del 600: è l’ex Convento degli Agostiniani.
La sua costruzione inizò esattamente il 18 Aprile del 1649 con la prima pietra benedetta dal vescovo di Castro Francesco Colonna.
Aperto nuovamente al pubblico da un paio d’anni, dopo un accurato restauro per riportare all’antico splendore una struttura ormai decadente a causa del passare del tempo e della poca manutenzione, nel corso dei suoi oltre 350 anni di storia ha avuto continui cambi di destinazione d’uso. Tra i vari cambi d’uso, ne ricordiamo alcuni, divenne caserma della guardia Ausiliaria, Reggimento della fanteria ed anche intendenza di finanza, per poi tornare finalmente al Comune di Lecce ed oggi al beneficio di ogni cittadino.
Complessa e meticolosa la ricostruzione, in particolare degli altari della chiesa, trovati a pezzi quasi a ricreare un mosaico.
Tutto questo lavoro è stato premiato da un risultato eccelso, un piacere per gli occhi e per l’anima. La chiesa è tutta da ammirare a partire dall’esterno, con i suoi colori tipici della pietra leccese e le sue linee scolpite ed imponenti. Entrando spiccano gli archi anch’essi imponenti e suggestivi e vedere da sotto la cupola è uno spettacolo: ricca di semplicità e decori, illumina la sala sottostante.
Degna di nota la corte interna con i suoi archi dà un senso di ampiezza ed imponenza.
Camminando ci si trova nel giardino, di fronte una sorta di sentiero creato con delle colonne sovrastate da archi in ferro, atti a creare una sorta di tunnel, il giardino molto gradevole nelle sue geometrie è composto da una serie di piccoli spazi rettangolari, nel suo insieme regala una sensazione piacevole di ordine.
Oggi, l’ex convento degli Agostiniani, viene utilizzato dall’amministrazione comunale come location di importanti mostre e grandi eventi culturali.
Renato Arena