Sabato 22 giugno 2019, quando tutti gli spazi del Museo saranno restituiti alla città con una serie di interventi site-specific concepiti per permettere una fruizione innovativa e visionaria dei 5.000 metri quadri di spazi espositivi completamente rinnovati, Lecce avrà una ulteriore offerta turistica da offrire a quanti sceglieranno la città barocca come meta delle proprie vacanze.
Un restauro, voluto dall’Assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, che da circa un anno, con la nascita dei Poli Biblio Museali, e avvalendosi della collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, ne ha assunto la cogestione con la Provincia di Lecce.
«Alla città di Lecce e al Salento oggi non restituiamo semplicemente un museo, restituiamo un pezzo di storia e un luogo dove viverla, consumarla, abitarla. Con tecnologie innovative e immersive. Più smart e accessibile, dagli anziani fino ai bambini. Perché la cultura non può essere per pochi né solo appannaggio di chi può permettersi di comprare un biglietto, al contrario, è diritto di tutti e un’arma potentissima per abbattere i muri contemporanei, a favore dell’incontro e del dialogo. E per la Regione Puglia era ed è tutta lì la sfida. Una sfida che non poteva certo compiersi in solitudine e limitandosi al mero restauro del Museo, ma lavorando insieme ai singoli territori, alle istituzioni, gli operatori, le associazioni locali, per un piano di gestione a lungo termine del patrimonio. In sostanza abbiamo voluto rovesciare la medaglia: non più prima il restauro e poi, forse, un’idea di fruizione, ma il restauro in funzione del progetto di fruizione. È stato un percorso lungo ma oggi, finalmente, raccogliamo i primi frutti e sono frutti che sanno delle nostre comunità, e di futuro», commenta Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia.
Per l’occasione sabato 22 giugno ci sarà una grande festa inaugurale, che consentirà al pubblico di riconnettersi con i nuovi ambienti attraverso un dialogo serrato con l’arte contemporanea (da Pino Pascali al presente), la musica e uno spazio per il design. Con i suoi 150 anni di storia, il Castromediano si prepara ad essere il museo più contemporaneo di Puglia, che ha già registrato un dato: prenotazioni per il giro inaugurale delle ore 21 e 23 esauriti.
Per i tanti, quindi, che non hanno prenotato ma avranno voglia di visitare il museo l’accesso l’accesso agli spazi museali sarà consentito da Mezzanotte alle 3 della notte tra il 22 e il 23 giugno.
Ad accogliere il pubblico, il personale del museo e i protagonisti del progetto MUA (Musei Accoglienti). Quest’ultimi indosseranno alcuni abiti dell’atelier di moda Migrants du Monde, fondato dalla Cooperativa Sociale onlus Orient-Occident su iniziativa della Fondazione ORIENT-OCCIDENT con sede in Marocco.
La redazione
Info tourist: per chi arriva in treno, il museo è posizionato a pochi minuti di passeggiata.
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