Genoa – Lecce 2-1. Il Lecce dura solo un’ora. Retegui ed Ekuban lo ribaltano. Ora si fa dura.
Niente da fare. Il Lecce dura solo sessanta minuti o poco più e sembra che non “possa” segnare più di un gol.
Questo è il verdetto che viene fuori dal Marassi di Genova, dove i giallorossi vanno avanti con il ritorno al gol di Krstovic (che poco prima aveva sbagliato un rigore), ma poi sprecano tutto quello che si può ed anche di più, consentendo al Genoa di cambiare la partita nella ripresa e buttarla sull’intensità.
Proprio facendo saltare le linee e mettendola sull’agonismo, gli uomini di Gilardino prima pareggiano con Retegui e poi passano con Ekuban.
In mezzo, qualche solito intervento di San Falcone ed un legno di marca rossoblu, con il Lecce che piano piano scompare dal campo.
La cosa preoccupante è innanzitutto la incapacità di “uccidere” la partita da parte dei giallorossi : era giá successo altre volte (Cagliari, Monza ecc.), ma una volta in vantaggio al Lecce manca sempre il colpo del KO.
Inoltre, da qualche giornata, ormai, i giallorossi calano di intensità, arretrando paurosamente e lasciando il gioco agli avversari.
Poichè, è inutile negarlo, se giochi così, prima o poi un gol lo prendi, bisognerebbe avere la capacitá di sfruttare le occasioni quando ci sono ed essere dannatamente più concreti, magari lasciando (ogni tanto) il dogma del 4-3-3 ed adattandosi a quello che serve contro l’avversario di turno, magari un centrocampo più folto, magari la doppia punta pesante, magari un solo terzino di spinta…insomma, qualcosa va fatta : sei gare ed un solo punto, con appena due gol segnati sono davvero preoccupanti…e venerdì sera al Via del Mare ci sará la Fiorentina…