Cosenza – Lecce 1-1. Coda non basta, il Lecce sbatte su Falcone, ma ringrazia Gabriel.
Alla fine è un pareggio che scontenta tutti. Infatti, se è vero che il Lecce ha segnato per primo con Coda, ha fallito con lo stesso attaccante un rigore poco dopo, parato dal portiere calabrese e fallito un rigore in movimento con Stepinski, il tutto nella prima mezz’ora di gioco, è altrettanto vero che Gabriel era stato strepitoso prima di tutto ciò, impedendo un gol fatto.
Per questo, posto che il pareggio cosentino è giunto nella ripresa e sul filo del fuorigioco (i dubbi rimangono), va detto che l’estremo difensore cosentino ha compiuto poi alcuni miracoli, l’ultimo dei quali sul neoentrato Pettinari, tuttavia, nelle pericolose ripartenze dei padroni di casa, ci è voluto il miglior Gabriel per non subire la peggiore delle beffe.
Morale della favola: il Lecce rimedia un punto poiché non è riuscito a chiudere la gara quando avrebbe dovuto, il Cosenza ottiene un punto dopo aver rischiato di subire un “cappotto” e, allo stesso tempo, dopo aver rischiato di ribaltare la partita, come un pugile che incassa i colpi, non cade e per poco non mette a segno un clamoroso ko.
Detto ciò, è evidente che serva maggiore concretezza e soprattutto occorra capitalizzare le occasioni: gli avversari non aspettano… Prendi per esempio l’Empoli di un certo La Mantia…
Piergiorgio Fiorentino