Martedì 7 luglio (ore 20.00 – ingresso gratuito) nella piazzetta antistante la Chiesa dell’Assunta (su Corso Umberto) a Trepuzzi, in provincia di Lecce, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Giornalistico Maurizio Rampino.
La manifestazione, da nove anni, ricorda la figura del giornalista salentino prematuramente scomparso il 14 Giugno 2006, la sua indipendenza di giudizio, il suo coraggioso saper andare controcorrente e anticipare i tempi, il suo osservare quello che accadeva e saperlo riportare con puntualità e obiettività e “prosegue” il suo lavoro.
Nel corso della cerimonia saranno assegnati i premi per i migliori articoli, servizi e reportage editi e inediti sul tema “Immigrazione tra integrazione, speranza, solidarietà e intolleranza”. Dal 2011 è stato istituito, anche, il “Premio Giornalistico Maurizio Rampino alla carriera” che – dopo Antonio Padellaro (2011), Luca Telese (2012), Riccardo Iacona (2013) e Corrado Formigli (2014) – quest’anno sarà consegnato a Sandro Ruotolo.
Dopo i saluti istituzionali, il giornalista campano – che da maggio vive sotto scorta dopo aver ricevuto minacce a causa delle sue inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania – ripercorrerà brevemente la sua lunga carriera iniziata nel 1974 con Il Manifesto. Nel 1979 entra in Rai e alla fine degli anni ottanta inizia la collaborazione con Michele Santoro che, passando da Rai a Mediaset sino a La7, prosegue ancora. Samarcanda, Il rosso e il nero, Tempo reale, Moby Dick, Moby’s, Circus, Il raggio verde, Sciuscià, Annozero, Servizio Pubblico sono tutte contrassegnate dalle inchieste e dai collegamenti del giornalista campano.
Nel corso della sua lunga carriera è stato insignito di numerosi premi, da ultimo quello di “Articolo21- Fnsi” perchè “Giornalista da sempre impegnato a combattere mafie, camorre e malaffare. A questo impegno professionale, etico, civile e politico, ha dedicato tutta la sua vita, senza fare sconti a nessuno, usando lo stesso metro verso ogni governo ed ogni potere”. “O Vogl’ squartat’ viv”: è la recente minaccia del capo dei Casalesi Michele Zagaria, direttamente dal carcere e per la quale il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha deciso la protezione per il giornalista televisivo. Nel mirino dei clan camorristici un reportage sul traffico di rifiuti tossici in Campania realizzato per Servizio Pubblico e, in particolare, un’intervista al pentito Carmine Schiavone.
A seguire riceverà un metrocubo di Salento grazie alla collaborazione con Campagna Amica e Coldiretti Lecce. Subito dopo saranno rivelati i nomi dei quattro vincitori (tre nella sezione editi, uno tra gli inediti) selezionati dalla giuria tra i circa 50 partecipanti di testate regionali, nazionali e internazionali.
Il Premio giornalistico Maurizio Rampino è organizzato e promosso dal Comune di Trepuzzi e dall’Associazione “Amici di Maurizio” in collaborazione con La Gazzetta del Mezzogiorno e con il patrocinio e il sostegno dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, di Coldiretti Lecce, del GAL Valle Della Cupa, dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e dell’Arif.
Comunicato stampa